Caro Sansonetti, vedo che nella rassegna dei partiti dell’Unione che vai conducendo su Liberazione oltre alla valutazione d’insieme della Margherita ti applichi anche a classificazioni interne. Giusto per informazione potresti per favore spiegarmi perché riconosci a De Mita un’anima demitiana e a Marini una mariniana e non ti viene il sospetto che anche Parisi possa avere un’anima parisiana e finisco invece per trovarmi attribuita nientedimeno che un’anima democristiana-fanfaniana? Democristiana-fanfaniana! (Mi viene da ridere se penso che la prima l’ultima e l’unica volta che ebbi un qualche rapporto con Fanfani fu nel 1974 quando in occasione del Referendum per il divorzio fui tra i promotori dell’iniziativa promossa dai Cattolici per il NO appunto contro la discesa in campo della Segreteria Fanfani per il Si alla abrogazione della legge sul divorzio.) Si vede proprio che non ci conosciamo! E’ anche per questo che vado inutilmente sostenendo da tempo l’utilità di luoghi di confronto di coalizione nei quali alle persone sia dato di comunicare per quello che sono attraversando i confini di partito senza bisogno di esibire passaporti, né quelli intestati a staterelli improvvisati dopo l’89 e men che mai quelli degli stati preunitari, a correnti dc nientedimeno che degli anni 60. Se questo fosse possibile anche sui quattro nodi programmatici da te isolati (diritti civili, relazioni industriali, sviluppo/ambiente, uso della forza militare) forse si capirebbe come le prossimità e le distanze possono essere assecondate e descritte meglio se invece di far riferimento a storie e geografie improbabili si facesse riferimento alle posizioni reali attuali delle diverse voci presenti all’interno dell’Unione. Ma questo è un desiderio che custodiamo soprattutto per il dopo. In tempo di elezioni e soprattutto di elezioni regolate dalla proporzionale mi accontenterei di descrivere le differenze tra i partiti e nei partiti dell’Unione senza esagerare. Te ne sarei grato.