2222
18 Dicembre 2008

Europee: preoccupa il silenzio sulla pensata di Soro e Quagliariello sul voto di preferenza. Questa sí che é una questione morale

Autore: Arturo Parisi

“Speravo che le convergenti dichiarazioni di Gaetano Quagliariello, plenipotenziario di Berlusconi, e di Antonello Soro a nome del Pd, ieri anticipate dalle agenzie e oggi pubblicate da Panorama a proposito della legge elettorale europea fossero smentite con nettezza”. Lo afferma il professore Arturo Parisi, leader dei Democrati per la Democrazia nel Pd.


“Il prolungato silenzio al riguardo – continua l’ex ministro della Difesa – mi fa invece temere che l’idea di attentare al diritto dei cittadini di scegliere nel Parlamento europeo i propri rappresentanti sia tuttaltro che infondata. Come ho giá detto ieri, non conoscendo né lo svedese né il fiammingo, non mi é chiaro cosa si nasconda dietro il sistema svedese e neppure dietro quello belga sui quali l’accordo tra il Pdl e il Pd sembrerebbe ora diventato possibile”.


“Vivo tuttavia da troppo tempo in Italia – contiunua sarcatisco Parisi –  per non diffidare in italiano circa la possibilitá di assicurare ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti “ma anche” ai vertici dei partiti la possibilitá di indirizzare l’esito della loro scelta. Spero che anche i tecnici e i politici che lavorano nell’ombra in fiammingo siano consapevoli che dovranno dar conto delle loro pensate in italiano tranquillizandoci sul fatto che saranno i cittadini e non i vertici dei partiti a nominare i parlamentari europei estendendo a Strasburgo lo scandalo introdotto dal Porcellum nel Parlamento nazionale”.


L’esponente ulivista poi conclude: “Perché allora non cominciare ad esercitarsi in italiano illustrando domani la pensata ai “duecento dirigenti di partito” come Rutelli chiama giustamente la cosiddetta Direzione del Partito, visto che la forte ed esplicita opposizione dei parlamentari sembra irrilevante, e,con lo scioglimento della Assemblea Costituente del PD, un voto democratico é stato reso impossibile? Questa sí che é una questione di moralitá politica!”.