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30 Ottobre 2009

Parisi, i democratici devono essere avversari irriducibili della Lega

I
Leghisti debbono sapere che e’ il rispetto che da uomini 
dobbiamo ad
ognuno di essi a imporci da cittadini di 
chiedere loro conto delle
loro parole. Pur consapevoli che
 da troppo tempo le parole hanno perso
per troppi ogni peso
 non ci e’ possibile per troppo tempo far finta di
non aver
 sentito. Non e’ possibile abituarsi al fatto che segga in

Parlamento un Partito che abbia come fine dichiarato 
l’Indipendenza
della Padania, e attraverso il suo 
riconoscimento internazionale,
persegua la rottura
 dell’unita’ del Paese. Non e’ possibile abituarsi
al fatto 
che segga nel Governo, per di piu’ con l’incarico delle

Riforme Istituzionali, un Ministro che, giurando
 solennemente
fedelta’ alla Repubblica e alla Costituzione, 
si e’ “impegnato ad
esercitare le sue funzioni 
nell’interesse esclusivo della nazione”, e
che tuttavia non 
perde occasione per irridere ai simboli piu’ sacri
della’ Unita’ nazionale, accompagnandole con ripetute e costanti

dichiarazioni che, per il loro tenore e contenuto, sono 
assolutamente
incompatibili col giuramento da lui prestato 
come Ministro della
Repubblica. L’appassionato appello in
 difesa della Patria comune
pubblicato sui quotidiani da un 
gruppo di italiani non puo’ percio’
non interpellare ogni
 cittadino. Cosi’ come ho chiesto alla vigilia
delle 
primarie ai candidati alla segreteria del Pd, esso mi da

occasione di ripetere che i democratici debbano lasciare ai 
leghisti
la scelta. Se la Patria dei leghisti e’ la stessa
 alla quale abbiamo
giurato assieme fedelta’, diano seguito
 al comune sentimento nelle
parole e nei fatti. Se i
 Leghisti continueranno a considerare nemica
l’Italia e la
 Repubblica, non potranno che averci avversari
irriducibili.