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7 Dicembre 2004

E il Professore lancia la lista civica dell’Ulivo

Autore: Umberto Rosso
Fonte: la Repubblica

ROMA – Gli piacerebbe il listone ovunque si può, a tappeto. Ma, propone inaspettatamente Romano Prodi al vertice della federazione, nei posti dove l´ipotesi non è praticabile facciamo scendere in campo accanto ai singoli partiti «anche la lista dell´Ulivo, che potrebbe essere a questo punto la lista del candidato presidente della Regione». Per esempio nel Lazio, spiega il Professore ai segretari che lo ascoltano un po´ sorpresi, ecco che – mettiamo – una lista “Marrazzo per l´Ulivo” darebbe una spinta in più alla coalizione. Perché sempre di coalizione parla Prodi, il capo del centrosinistra è ben attento a passare la sua proposta al vaglio dei partiti, ma è chiaro che la cosa ha l´effetto di una scossa sugli altri leader. Un pressing per spingere appunto al massimo la nascita di liste unitarie, ma in ogni caso la mossa punta a non disperdere in tanti rivoli il patrimonio ulivista. Una mossa che piace ai socialisti, che può trovare l´ok di Fassino ma che gela la Margherita, il partito fin qui più critico con le liste uniche. C´è una settimana di tempo per decidere, il confronto è stato aggiornato a lunedì prossimo.
A Fassino, Rutelli, Boselli e agli altri riuniti nella sede di piazza Santi Apostoli, mentre sotto in piazza ci sono centinaia di immigrati che protestano per il visto negato, Prodi fa il seguente ragionamento: «Come sapete, io vorrei presentare liste unitarie nel maggior numero possibile di regioni. In alcuni posti ci sono però dei problemi, abbiamo deciso di valutare la situazione localmente, caso per caso. E tuttavia anche laddove il listone non dovesse decollare, c´è un modo per intercettare l´elettorato ulivista, i movimenti, la società civile. C´è un sistema per fornire un´offerta in più al nostro elettorato». Si chiama appunto lista dell´Ulivo, lista del candidato presidente. Con il meccanismo della lista civetta l´operazione è destinata, nel ragionamento che Prodi fa agli altri segretari, a portare a casa il voto del popolo ulivista che non si riconosce tanto nel singolo partito quanto ma nel simbolo unitario. «Del resto – aggiunge l´ex presidente Ue – se mi dite che alle regionali il meccanismo elettorale premia di più le liste singole, allora una lista in più tutta ulivista non farebbe che portare consensi in dote alla nostra alleanza». Il Professore insomma si appropria della teoria dei “partitisti” per lanciare la sua controffensiva.
Una proposta nuova, di fronte al braccio di ferro su liste e candidature che sta bloccando il centrosinistra, e che i leader della Federazione non si aspettavano. Fassino prende atto, ma chiede di rinviare il confronto alla riunzione di lunedì prossimo. D´accordo sul rinvio Rutelli e Marini, ma gli uomini della Margherita sono molto freddi sulla proposta del Professore: ha tutta l´aria di una proposta per metterli alle corde. E nel frattempo – mentre la Federazione ha messo a punto la manifestazione di sabato prossimo a Milano sotto lo slogan “Il futuro ci unisce, no alla Finanziaria di Berlusconi” – restano aperti i nodi delle candidature. Bertinotti vuole Vendola in Puglia, Mastella la Basilicata, in Lombardia non si trova il candidato giusto. Boselli, che non ha ottenuto la Calabria, ha sollevato la questione dei vicepresidenti regionali, per riequilibrare i rapporti di forza. Ma, pur nella consapevolezza generale che tutte le questioni aperte hanno una loro legittimità, passi avanti non se ne vedono. D´Alema spiega che comunque il centrosinistra sta facendo meglio del centrodestra nella scelta delle candidature e il comunicato finale assicura che «entro Natale» i giochi saranno fatti. Per non rompere con Prc e Mastella, allo studio un meccanismo di compensazioni, per esempio nella formazione delle prossime giunte regionali.
Il vertice dà via libera anche allo statuto della Federazione (decisioni a maggioranza su alcuni capitoli, come la politica estera e l´economia) e alla formazione di un comitato per la bioetica.