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11 Gennaio 2007

Prodi scrive ai ministri: “Facciamo crescere l’Italia”

Autore: Goffredo De Marchis
Fonte: La Repubblica

Roma – Crescita. È la parola d´ordine del seminario di governo di Caserta.
La
due giorni parte oggi pomeriggio e Romano Prodi ha spedito una lettera
a tutti gli invitati in cui mette a fuoco gli obiettivi del vertice.
«Dobbiamo
individuare le azioni prioritarie da intraprendere nei prossimi mesi
per conseguire il traguardo primario della nostra azione di governo: la
crescita economica e sociale del Paese», scrive il Professore. «A
ciascuno – sottolinea il premier – sarà quindi richiesto, nell´ambito
delle proprie deleghe, quali azioni intende proporre al fine del
raggiungimento dell´obiettivo comune. L´insieme delle azioni
individuate e condivise costituirà la cosiddetta agenda per la crescita
che rappresenta la linea guida del nostro operato per il 2007».
Attivo
sul fronte preparatorio del seminario, Piero Fassino ha visto ieri
Prodi e il segretario di Rifondazione Franco Giordano. Il colloquio con
il premier a colazione è servito per sgombrare il campo dalle
incomprensioni delle scorse settimane. Le fonti del Botteghino parlano
di «totale identità di vedute» tra i leader.
Nel pomeriggio il
segretario dei Ds ha incontrato anche Franco Giordano in un simbolico
confronto tra le due ali, riformista e radicale, che dovrebbero trovare
una sintesi a Caserta. Fassino si è posto nel ruolo di mediatore con la
sinistra dell´Unione. Giordano ha apprezzato in particolare il fatto
che sulle riforme dei prossimi mesi il segretario dei Ds non ha usato
toni ultimativi.
Insomma, nessuno vuole mettere Rifondazione con
le spalle al muro. Non i Ds e tantomeno Romano Prodi. Anzi, la Quercia
spiega che durante l´incontro «è stato ribadito il comune impegno ad
assicurare una forte e visibile coesione della maggioranza». E
naturalmente questo risultato si può ottenere «tenendo insieme
innovazione riformatrice ed equità sociale».
Certo, non è
sufficiente «coprirsi» sul versante di Prc. Qualche sorpresa infatti
potrebbe venire da Verdi e Comunisti italiani. Nessuno si sente di
escludere per esempio che tra i tanti temi in agenda Oliviero Diliberto
rilanci la questione delle missioni internazionali, soprattutto quella
in Afghanistan. E se la coperta fosse tirata troppo verso sinistra,
allora potrebbe essere Clemente Mastella a cercare un bilanciamento
spostando l´asse verso il centro dell´Unione.
Altro momento caldo
si annuncia sui Pacs, in particolare durante il consiglio dei ministri
di domani. L´ordine del giorno approvato in Parlamento dal
centrosinistra impegna l´esecutivo a varare un disegno di legge entro
la fine del mese. Comunque l´idea di riunire il governo lontano da
Palazzo Chigi piace non solo a Prodi. «Ne ho parlato con Romano. Una
volta ogni sei mesi dovremmo tenere il Consiglio dei ministri non a
Roma ma in una parte d´Italia», dice Francesco Rutelli.
Grandi
città. Ma «ho un sogno – dice Rutelli -: aprire una gara in Italia per
tenere il primo Consiglio dei ministri in un piccolissimo comune
italiano, come Pienza».
Il vicepremier è ottimista sull´esito di
Caserta. Anzichè essere una riunione «in cui ognuno dice cosa lo
differenzia dagli altri, tutti diranno con quali provvedimenti l´Italia
torna a crescere». «E´ questa una impostazione credibile e seria che
abbiamo concordato – ha detto il leader della Margherita -. Ci
orienteremo su una agenda per far ripartire il Paese». In serata sono
arrivati anche gli auguri di Berlusconi: «Mi auguro che da Caserta
vengano fuori cose positive per il Paese. Certamente condivido le
angosce di chi governa, da me non arriveranno maiparole critiche né
offese a Prodi».