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28 Aprile 2001

Una Margherita a due cifre

Fonte: Il Domani

La Margherita sarà a due cifre. Non lo dicono i sondaggi ma i nasi di Arturo Parisi e Pier Luigi Castagnetti che assicurano: «Denaro per i sondaggi non ne abbiamo. Siamo senza soldi, ma ci fidiamo del nostro naso che ci sta dicendo che le cose vanno bene. Datamedia ci attribuisce il 10,5%, se si considera che per sua stessa ammissione Datamedia è diretta da un militante del Polo, vuol dire che siamo al 15%». Appuntamento ai Giardini Margherita ieri mattina con alle spalle dei due leader la bandiera con sullo sfondo il laghetto e i prati. Parisi scherza: «Quale posto migliore per parlare della Margherita, nei giardini che portano il suo nome, in un bel giorno di primavera?». Con Parisi e Castagnetti ci sono i due coordinatori regionali dei Democratici e del Ppi, Albertina Soliani, che è candidata al Senato nel collegio 12, e Marco Barbieri. Ci sono anche Andrea Papini, candidato dell’Asinello al collegio 16 e i segretari provinciali di Rinnovamento Italiano e Udeur, Gianluigi Mazzoni e Stefano Alvernia. Da Parisi non arrivano indicazioni sul risultato regionale atteso per la Margherita: «Non è il caso di parlare di risultati regionali, noi lavoriamo per risultati nazionali a due cifre. A livello nazionale la Margherita presenta agli elettori la natura plurale della coalizione dell’Ulivo che è l’approdo naturale per storie e culture diverse.». «Sono un democratico di centro e credo che troppi uomini di centro si siano assuefatti a un clima che ha messo in secondo piano i valori» dice Castagnetti, mentre Papini osserva che «la Margherita raccoglie anche forze di centrosinistra e io sono un uomo di centrosinistra». Per Soliani, la Margherita «evoca il dna dell’Ulivo e cioè l’unità e l’innovazione. In tempi di globalizzazione era il minimo che si potesse fare. La sua forza sta nella capacità di unire le energie della società verso la politica per costruire una nuova fase della politica guidata da Rutelli». Scherza Barbieri: «La Margherita è un fiore straordinario. Quando fioriscono cambia colore ai prati».