8 Ottobre 2012
Arturo Parisi “Al momento non sto neppure con Renzi” La Nuova Sardegna, 8 ottobre 2012, p.12 di Filippo Peretti
Non vota per Bersani e, almeno per ora, neppure per Renzi. Arturo Parisi, sempre molto critico nei confronti della dirigenza del Pd, non ci sta però ad apparire come uno che non si sbilancia. “Mi sono sbilanciato anche troppo – spiega – per l’istitutto delle primarie, ma non per Bersani. E, oggi, neppure con Renzi ma in difesa del suo diritto e della utilità per tutti della sua presenza.” Amico di Prodi e leader degli ulivisti, Parisi è in stretto rapporto con dirigenti sardi del partito, primo fra tutti il consigliere regionale Gavino Manca, che è ormai molto vicino (manca soltanto l’ufficialità), all’adesione al movimento che sostiene la candidatura di Renzi. Parisi preferisce, per ora, non impegnarsi in prima persona. Preferisce mettere l’accento sulle cose che gli stanno più a cuore. “La sequenza giusta – spiega – sarebbe stata, prima la legge elettorale, poi le primarie, e infine i candidati. Siamo invece finiti in una sequenza opposta, prima i candidati, poi le primarie, e la legge elettorale chissà.” E così “novanta giorni dall’inizio facciamo primarie per il candidato del centrosinistra a premier, senza che ci sia nè la prospettiva di una coalizione che possa ottenere la maggioranza, nè una regola che consente di designare un premier. Tutto questo anche a causa del disegno della dirigenza del Pd di tornare al proporzionale. Ecco perchè non sono per Bersani ma ancora, e fino alla fine, per la difesa di una legge elettorale che dia al Paese un governo forte grazie all’investitura democratica.” Per quanto riguarda la sua scelta per le primarie, conclude Parisi, “la prima domanda è ancora “per che votare” non “per chi” votare. Solo quando conosceremo la legge elettorale sapremo esattamente che cosa stiamo votando, e quindi saremo in condizione di scegliere per chi. Una cosa è scegliere il prossimo capo del governo. Un’altra uno dei capi partito.”