4 Ottobre 2006
Il documento condiviso per Orvieto
L’Associazione per il Partito Democratico (APD), i Cittadini per l’Ulivo (CpU) e Libertà e Giustizia (LeG) si rivolgono a Romano Prodi e ai partecipanti del seminario dell’Ulivo di Orvieto del 6 e 7 ottobre con la seguente dichiarazione comune, al fine di dare un concreto contributo al processo costituente del futuro Partito Democratico (PD).
La nascita del PD deve innanzitutto rispondere alle domande che ci ha lasciato il secolo da poco concluso, soprattutto a quelle che si pongono le nuove generazioni, guardando dunque al futuro. E’ nostra ferma convinzione come del resto indicano l’esperienza elettorale dell’Ulivo in questi undici anni, in particolare il grande “moto” delle primarie del 16 ottobre, e lo stesso nome che si intende dare al nuovo partito che il PD trovi la sua “necessità storica” nel divenire fattore di crescita della partecipazione politica dei cittadini e strumento di rinnovamento della società e del sistema politico nel suo insieme. In questo modo, attraverso la democrazia, risponde al bisogno di libertà e giustizia, allontanando così preoccupazioni e paure del domani vissute in solitudine, offrendo soprattutto alle nuove generazioni speranza e futuro.
Sono fondamentali, pertanto, le modalità secondo le quali nasce il PD: processi e comportamenti che devono essere coerenti con l’obiettivo più ampio del rinnovamento democratico del sistema, che deve essere completato anche attraverso una legge di attuazione dell’art. 49 della Costituzione.
Si sente dunque la necessità di un partito davvero esemplare, autenticamente democratico nei processi decisionali, agile nella sua struttura organizzativa, laicamente fondato sull’adesione per obiettivi, pronto a valorizzare al massimo la partecipazione di base al posto dell’appartenenza ideologica, capace di garantire un largo circuito di nuove energie e quindi di classe dirigente, trasparente nel reperimento delle risorse finanziarie.
Per dare un segnale agli elettori e ai cittadini che la strada del rinnovamento è veramente intrapresa, chiediamo che:
1. i partiti che vogliono dar vita al PD si presentino da subito, a cominciare dalle elezioni amministrative della prossima primavera, con una lista unitaria;
2. i partiti interessati al progetto si confrontino nelle istituzioni regionali e locali per costituire gruppi unici, così come è stato realizzato nel Parlamento nazionale;
3. sia promossa entro il 2007 l’assemblea costituente del PD in cui le diverse componenti possano fondersi e non soltanto confederarsi, dando vita a un soggetto politico nuovo e unitario e non a un puro e semplice cartello elettorale;
4. i delegati della Assemblea Costituente del futuro partito siano eletti democraticamente una testa e un voto , garantendo un largo e approfondito confronto sulle liste e sulle candidature. Le associazioni firmatarie si impegneranno direttamente per rendere partecipe tanta parte dell’elettorato dell’Ulivo, iscritto o no ai partiti;
5. si avvii pubblicamente il dibattito politico-istituzionale per la modifica della attuale legge elettorale che approfondisce la distanza tra i partiti e i cittadini, privilegia la frammentarietà e le rendite di posizione: chi sceglie di seguire il percorso costituente del PD ha il dovere di condividere, in materia, un comune progetto politico.
Per spingere in questa direzione, e al fine di accrescere la partecipazione democratica dei cittadini, le associazioni firmatarie avviano fin da subito la raccolta di firme per una Petizione al Parlamento italiano per una nuova legge elettorale di tipo maggioritario;
6. si propone di concludere il Seminario di Orvieto con la costituzione di un Comitato di garanti, ossia di personalità autorevoli e indipendenti da tutti i soggetti promotori, e non candidabili alla guida del futuro partito, cui affidare la responsabilità di redigere le linee guida culturali, politiche e giuridiche del progetto, che costituiscono il manifesto del PD da sottoporre alla discussione e alla approvazione più ampia possibile.
È nostra convinzione che nessuna forza culturale e politica sia oggi in grado di dare risposta, in modo compiuto, sufficiente e persuasivo, ai grandi temi di una società moderna e in rapida evoluzione come la nostra. I valori a cui il manifesto deve ispirarsi possono pertanto derivare soltanto dalla sintesi delle diverse identità che compongono il PD, senza privilegiare le une sulle altre o imporre modelli unici di pensiero.
Il Comitato di garanti inoltre ha il compito di indicare le regole e le procedure democratiche, compresa l’istituzione dell’albo degli elettori, per l’Assemblea costituente e di predisporre le linee dello Statuto del nuovo partito in ottemperanza dell’articolo 49 della Costituzione.
L’Associazione per il Partito democratico, i Cittadini per L’Ulivo e Libertà e Giustizia auspicano che queste riflessioni e proposte siano accolte dall’assemblea riunita a Orvieto e comunque si impegnano ad operare unitariamente per contribuire alla costruzione del partito nuovo con gli scopi e le finalità condivise in questo documento.