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29 Febbraio 2004

Quale è il Bossi che abbiamo di fronte?

“Vedo con piacere che Bossi torna ai temi religiosi. Sarei però più felice se sapessi quale è il Bossi che abbiamo di fronte. Il fondatore del culto del dio Po con le sue liturgie campestri, con contorno di ampolline e sposalizi fluviali? Il pagano che celebra la resistenza al cristianesimo di improbabili progenitori Celti. O, il Bossi dell’ultima stagione nella quale ha cercato di proporsi come il campione politico del tradizionalismo anticonciliare che è stato all’origine dello scisma lefevriano? E’ quanto afferma Arturo Parisi intervenendo alla manifestazione dei circoli della  Margherita che si tiene a Bari.

“Vedo ora che Bossi – ha aggiunto l’esponente ulivista – vorrebbe inaugurare una stagione francescana attorno al tema della povertà contro il dio denaro. Che dire? Si faccia una chiaccherata col suo alleato Berlusconi e ci faccia sapere cosa ne pensa: scelga lui se in milanese, in veneto o in piemontese. Altrimenti – ha concluso   Parisi – ce lo lasci dire in italiano, la smetta: scherzi con i fanti e lasci stare i santi”.